domenica 14 aprile 2013

Acqua all'arsenico: nulla di fatto

 
Preoccupante la notizia che ho letto oggi, sulla scadenza del termine fissato dalla UE (31.12.2012) per i 56 comuni laziali che presentano grosse quantità di arsenico in acqua, frutta e verdura, senza che gli stessi abbiano fatto nulla!
Analizzate le unghie e i capelli di molti cittadini, è stato scoperto che 2 persone su 3 hanno concentrazioni di arsenico pari a 252 nanogrammi contro i previsti 88 nanogrammi, pensate che è stato addirittura riscontrato un valore pari a 5107 nanogrammi!. L'Organizzazione mondiale della sanità considera pericolosi per la salute valori superiori ai 5 microgrammi per litro d'acqua, mentre in molti comuni viene superato il limite di 10 micorgrammi per litro, fino ad arrivare a 20 microgrammi per litro in altri comuni!
Attenzione non bere assolutamente acqua del rubinetto, usare quella delle fontane dotate di impianto di dearsenificazione. Il problema sussite per la frutta e verdura fresca, a questo punto meglio verdura surgelata, acquistata nei supermercati e yougurt alla frutta.
L'arsenico è una sostanza cancerogena pericolosissima, in questi comuni si è osservata una mortalità in aumento del 10 - 12 % per patologie come cancro, infarti e ictus.
Vi elenco i comuni le cui acque superano il limite attuale di 10 microgrammi per litro di arsenico:
Viterbo
Bagnoregio, Blera, Bolsena, Calcata, Canino, Capodimonte, Capranica, Caprarola, Carbognano, Castel Sant’Elia, Castiglione in Teverina, Celleno, Civita Castellana, Civitella d’Agliano, Corchiano, Fabrica di Roma, Farnese, Gallese, Gradoli, Grotte di Castro, Lubriano, Montalto di Castro, Monte Romano, Montefiascone, Ronciglione, San Lorenzo Nuovo, Soriano nel Cimino, Sutri, Tarquinia, Tuscania, Vallerano, Vetralla, Vignanello, Villa San Giovanni in Tuscia, Viterbo.
Roma
Anguillara Sabazia, Anzio, Ardea, Bracciano, Campagnano di Roma, Civitavecchia, Formello,
Genzano di Roma, Lanuvio, Lariano, Magliano Romano, Mazzano Romano, Nettuno, Sacrofano, Santa Marinella, Tolfa, Trevignano, Velletri.
Latina
Aprilia, Cisterna di Latina, Cori.
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Pensate che basterebbe solo piantare a dismisura una felce (in foto), la Pteris vittata, per risolvere il problema. In un articolo pubblicato su «Nature», un gruppo dell'Università della Florida annuncia la scoperta di una felce, Pteris vittata, che ha l'interessante proprietà di assorbire grandi dosi di arsenico dal suolo. La pianta può ripulire da questo velenoso metallo pesante numerosi terreni che sono stati contaminati da attività industriali, minerarie ma anche dall'agricoltura, dove viene usato come pesticida.
L'efficienza della pianta è assolutamente sbalorditiva. Negli esemplari più grandi, le felci contenevano livelli di arsenico fino a 200 volte più alti del terreno in cui crescevano. In un sito contaminato, per esempio, dove il suolo conteneva 38,9 parti per milione di arsenico, le felci arrivavano fino a 7526.
Non solo, in alcuni test fatti in serra con terreni appositamente contaminati di arsenico la concentrazione del metallo nelle foglie ha raggiunto le 22.630 parti per milione, che significa che la pianta era costituita da arsenico per il 2,3 per cento. Questa pianta più arsenico assorbe più "bella" diventa, è il suo nutriente principale! Allora amministrazioni locali, datevi una mossa, cosa aspettate, si può risolvere il problema davvero con poco!!

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