martedì 17 dicembre 2019

Crisi economica e di valori: rimedi dal passato!


La crisi economica sembra un fenomeno legato esclusivamente ai nostri tempi, una congiuntura pesante per le famiglie e senza speranza per i giovani; invece no, non abbiamo memoria, le crisi economiche ci sono sempre state, sono cicliche e superabili. 
Nel passato cosa hanno fatto i nostri nonni per affrontare periodi bui come il dopo guerra? Come hanno fatto a rialzarsi? Qualcuno glielo ha mai chiesto? Io l'ho fatto, chiedendo a mia madre novantenne, scomparsa di recente, di raccontarmi cosa succedeva ai suoi tempi; pur non essendo un'esperta di mercati e valute mi ha dato delle informazioni economicamente interessanti.
Mi raccontava della crisi vissuta dall'Italia nel secondo dopo guerra, più che crisi era fame, quella vera, quella che non ti fa dormire la notte per i crampi allo stomaco, quella che tormenta l'anima perchè vedi i tuoi figli malnutriti e sofferenti e non puoi fare nulla per aiutarli.
In questo momento l'Italia non è messa poi tanto meglio.
Assisto spesso a scene che mi stringono il cuore, uomini e donne di ogni età e provenienza che rovistano nei cassonetti della spazzatura, soprattutto in quelli posizionati vicino ai supermercati, tirano fuori un pomodoro marcio o del pane secco, sfoderando un sorriso di soddisfazione per il bottimo recuperato. 
Mia madre raccontava di come la sua comunità ha cercato di superare la grave e profonda crisi economica dell'epoca, attraverso l'unione e la condivisione. Le famiglie seppur semplici e non istruite, avevano capito che l'unione fa la forza, il singolo non ha strumenti in tal senso, ma tutti insieme possono fare grandi cose! Questo è un principio a noi sconosciuto, attualmente l'egoismo e l'individualismo ci impediscono di trovare quella coesione e comunione di obiettivi che ostacolano la crescita collettiva e di conseguenza individuale. La comunità è come un puzzle, siamo noi i singoli pezzi che tengono unito l'insieme.
Cosa faceva all'epoca la sua comunità? Le famiglie che disponevano di piccole quantità di generi di prima necessità, li spartivano con quelle che non avevano nulla; le donne con bambini piccoli accudivano anche quelli delle altre, per permettere a queste ultime di andare per i campi a recuperare tutto quello che madre natura offriva loro spontaneamente. 
La natura all'epoca offriva tanto, a seconda delle stagioni si raccoglievano noci, fichi, cicorie selvatiche, gelsi, olive, cachi, mandorle e tanto altro.
La carne era sconosciuta, le famiglie riuscivano a mangiarne piccole quantità tramite la cacciaggione, la natura era prodiga in questo senso, mia madre descriveva specie che io stessa ho fatto fatica ad inquadrare, forse perchè estinte o migrate in territori meno inquinati. 
I vestiti e le scarpe erano beni preziosissimi e come tali erano, non solo introvabili, ma molto costosi. L'ingegno però di questi uomini non aveva limiti, si utilizzavano le lenzuola che venivano tinte con il mallo delle noci e con queste preziosissime stoffe si facevano sia vestiti che scarpe. Si prendeva un pezzo di legno, lo si tagliava, dandogli la forma di un rettangolo, si applicava  una striscia di stoffa inchiodandola alle due estremità. 
Magari oggi questa tipologia di sandalo la si "spaccierebbe" per una calzatura dal design alternativo e minimale!.
Gli episodi da raccontare sarebbero tanti, ma gli insegnamenti che ne derivano sono davvero pochi,  semplici e  sempre d'attualità:
1: tutto si può superare quando c'è solidarietà ed amore per il prossimo;
2: dividiamo e condividiamo quello che abbiamo, con gli altri;
3: il prossimo siamo noi;
4: l'egoismo, l'egocentrismo, l'invidia e l'individualismo sono un ostacolo alla nostra crescita  personale, sociale ed economica.
Mia madre diceva spesso che "Per andare avanti bisogna tornare indietro"!
Facciamolo.......



mercoledì 11 dicembre 2019

Siti compara prezzi: che prezzo paga il consumatore?



Ho sempre usato i siti per comparare i prezzi esclusivamente in occasione del rinnovo delle polizze auto. Dal mese di giugno 2019 ho potuto verificare quanto segue:
- utilizzando questi siti, bisogna inserire tutti i propri dati personali e dell'auto:
- a distanza di settimane o mesi si viene contattati da svariate aziende che promuovono l'acquisto di polizze infortuni, aziende estranee al sito che compara le polizze, con l'intento di farti acquistare detta polizza.
Il consulente telefonico, esordisce: "buongiorno signora.......abbiamo verificato che lei nel mese di .....ha comparato i prezzi delle polizze rca auto, la nostra azienda le propone una polizza infortuni a prezzo agevolato ecc ecc."
E' semplice fare le seguenti deduzioni:
- i siti gratuiti di comparazioni polizze, commercializzano i nostri dati, facendo business, cedendoli ad aziende terze che propongono nella fattispecie contratti assicurativi contro gli infortuni.
Non escludo che detti dati vengano ceduti sempre a titolo oneroso anche ad altre aziende.
Non utilizzerò mai più questi siti, i miei dati non sono in vendita.

giovedì 26 settembre 2019

Alexa cosa fai? Spii?



Continua la mia ricerca sul fatto ormai noto, ma sottovalutato, che tutti noi, in violazione "estrema" della privacy siamo continuamente spiati per acquisire dati e informazioni che saranno utilizzati per finalità di marketing e spero solo per queste.
Guardando un pò di tempo fa la pubblicità del dispositivo Amazon Alexa, ho ascoltato un ex militare affermare che un dispositivo simile era a lui noto da molto tempo poichè da sempre utilizzato nello spionaggio militare. Questa circostanza ha confermato i miei sospetti e ho voluto approfondire la tematica. 
"......... anche se può risultare inquietante sapere che ogni cosa che diciamo ad Alexa può essere ascoltata da qualcuno dall'altra parte del mondo, provando a chiedere ad Alexa "tu mi spii", si ottiene subito la risposta: "no, sono in ascolto solo quando sento la parola di attivazione". Questa frase mette comunque in chiaro una cosa importante: che a meno di bug o malfunzionamenti (ed i casi ci sono stati), i dispositivi Echo e quelli con l'intelligenza artificiale Alexa non ascoltano e non registrano quello che diciamo se non vengono richiamati dicendo appunto Alexa. Se fosse il contrario, ossia se Alexa fosse sempre in ascolto, allora si che si potrebbe gridare allo scandalo, ma attualmente non ci sono prove di questo e non penso che Amazon si vorrebbe giocare tuta la reputazione in un'invasione di privacy così forte".

Se vogliamo ragionare in buona fede, Alexa può tranquillamente avere una parte di decodifica dei comandi vocali che sono locali e quindi non trasmessi al cloud. Sarebbe quanto basta per capire quando attivarsi in maniera univoca. Una volta rilevata la richiesta di attivazione viene avviato lo streaming verso il cloud per la decodifica etc. etc. Ovviamente il meccanismo non solo si può aggirare, ma l'attivazione in locale è LOGICAMENTE fattibile.

Riflettiamo!



venerdì 24 maggio 2019

Il Grande Fratello: il nostro cellulare!

Negli anni, utilizzando il cellulare, ho spesso notato delle strane coincidenze, ma non mi sono mai soffermata sulla loro concreta portata.
Solo oggi ho avuto modo, grazie alla lettura di un articolo, di capire la gravità della situazione che tutti noi viviamo inconsapevolmente.
Il titolo dell'articolo in questione è il seguente: Il telefono è in ascolto: sa dove sei, chi incontri e cosa dici.
Non so voi, ma io ho avuto i brividi e poi uno smarrimento incontenibile.
Elenco in ordine di gravità le strane coincidenze che ho rilevato:
1: faccio una ricerca on line su di un argomento, cominciano ad arrivare mail e messaggi pubblicitari collegati;
2: faccio l'acquisto con carta di credito di un oggetto, a volte anche comune e succede la stessa cosa;
3: aggiungo alla rubrica del cellulare un nuovo contatto e solo qualche giorno dopo tra gli amici suggeriti su facebook c'è proprio quel nominativo;
4: faccio un viaggio e vado all'estero, la pubblicità che mi viene inviata è correlata al posto in cui mi trovo;
5: scatto delle foto con il mio cellulare e Google le utilizza per poi ripresentarmele come stilizzate;
6: mi reco in un posto e chiedo a voce in un bar di una persona in particolare, non conoscendo il nome completo ma solo indizi, parlando con alcune persone di cui non chiedo nome e cognome e solo qualche giorno dopo quei visi,  compaiono come suggerimenti di amicizia di FB!!!!!!
Sono certa in modo assoluto che siamo spiati a 360 gradi, anche a cellulare spento o non utilizzato, non vi sembra che sia di una gravità tale che nessuno di noi dovrebbe più utilizzare il cellulare? Adesso mi spiego perchè i nuovi modelli di cellulare hanno la batteria incorporata e non removibile, devono essere sempre in funzione e raccogliere un gran numero di dati. Il caso Cambridge Analytica è solo la punta dell'iceberg del fenomeno.
Il caso che invece, secondo la mia opinione, dovrebbe farci comprendere l'estrema gravità dei fatti è quello riportato dal noto aricolo:
"Una nonna legge alla nipotina il libro del Piccolo Principe, e senza mai utilizzare il cellulare per fare ricerche o avere informazioni sull'argomento, il giorno dopo riceve messaggi pubblicitari su gadget e agendine del Piccolo Principe". Il dubbio (o certezza) è che i microfoni e le telecamere del cellulare sono sempre in funzione per raccogliere dati e informazioni sulla nostra vita. 
Prendere consapevolezza di tutto ciò è un primo passo verso il cambiamento.

martedì 12 febbraio 2019

Dentifricio Glic: non è una novità, troppo costoso!

 
Nelle ultime settimane ho visto in tv una pubblicità su un nuovo dentifricio della Emoform denominato Glic per soggetti diabetici, ho voluto capire quanto segue:
1: è un caso che il numero di diabetici sia divenuto così alto da considerare la malattia una vera e propria epidemia e pertanto appetibile dal punto di vista commerciale?
2: è un caso che il nome Glic derivi da glicemia quindi lo si può ricordare con maggiore facilità?
3: è un caso che venga proposto come una soluzione ai problemi orali dei soli diabetici? La paradontite non è sempre e solo collegata al diabete.
4: è un caso che abbia l'approvazione dell'associazione diabetici italiani (ADI) e non dei medici diabetologi?
Il caso non esiste, ma questa è un'altra storia.
La particolarità del dentifricio e quindi la sua efficacia è dovuta ad una sostanza naturalmente contenuta nella saliva denominata lattoferrina.
Il dentifricio Glic ha scoperto l'acqua calda!
Sul mercato da tempo esistono vari dentifrici a base di lattoferrina dal prezzo di molto inferiore a Glic, in alcuni casi addirittura meno della metà.
Qualcuno ne era a conoscenza? Io no! Questo perchè i produttori non hanno mai attuato una campagna pubblicitaria così "martellante" e finalizzata.
Un esempio per tutti, Glic di Emoform costa circa 5,40 euro un tubetto da 75 ml, il dentifricio Zendium Bio Gum a base di lattoferrina costa sui 2,50 euro sempre il tubetto da 75 ml. Ve ne sono anche di altre marche, a voi la scelta.
Informarsi per risparmiare!

martedì 22 gennaio 2019

Un "Mi piace" pericoloso....


Mettere "Mi piace" ad un post o ad una pagina facebook è diventato ormai un gesto quasi automatico, al quale non diamo il giusto valore.
Sappiatelo, tutti i "Mi piace" vengono utilizzati per raccogliere dati sul nostro conto.
Mi chiedo: questi dati che fine fanno? Sono forse oggetto di scambio prezzolato? La risposta è certamente si! A me,  come a tutti, penso, non vada affatto bene questo commercio.
Vi consiglio di aderire alla class action che Altrosoconsumo insieme alle associazioni dei consumatori di Belgio, Spagna e Portogallo sta promuovendo nei confronti di facebook. Detta iniziativa è finalizzata all'ottenimento di un risarcimento dei danni quantificato in euro 285,00 per ogni anno di iscrizione al social.
Appoggio e condivido l'iniziativa, nessuno deve "arricchirsi" a nostre spese in violazione delle normative sulla protezione dei dati e sulla tutela dei consumatori.