giovedì 26 settembre 2019

Alexa cosa fai? Spii?



Continua la mia ricerca sul fatto ormai noto, ma sottovalutato, che tutti noi, in violazione "estrema" della privacy siamo continuamente spiati per acquisire dati e informazioni che saranno utilizzati per finalità di marketing e spero solo per queste.
Guardando un pò di tempo fa la pubblicità del dispositivo Amazon Alexa, ho ascoltato un ex militare affermare che un dispositivo simile era a lui noto da molto tempo poichè da sempre utilizzato nello spionaggio militare. Questa circostanza ha confermato i miei sospetti e ho voluto approfondire la tematica. 
"......... anche se può risultare inquietante sapere che ogni cosa che diciamo ad Alexa può essere ascoltata da qualcuno dall'altra parte del mondo, provando a chiedere ad Alexa "tu mi spii", si ottiene subito la risposta: "no, sono in ascolto solo quando sento la parola di attivazione". Questa frase mette comunque in chiaro una cosa importante: che a meno di bug o malfunzionamenti (ed i casi ci sono stati), i dispositivi Echo e quelli con l'intelligenza artificiale Alexa non ascoltano e non registrano quello che diciamo se non vengono richiamati dicendo appunto Alexa. Se fosse il contrario, ossia se Alexa fosse sempre in ascolto, allora si che si potrebbe gridare allo scandalo, ma attualmente non ci sono prove di questo e non penso che Amazon si vorrebbe giocare tuta la reputazione in un'invasione di privacy così forte".

Se vogliamo ragionare in buona fede, Alexa può tranquillamente avere una parte di decodifica dei comandi vocali che sono locali e quindi non trasmessi al cloud. Sarebbe quanto basta per capire quando attivarsi in maniera univoca. Una volta rilevata la richiesta di attivazione viene avviato lo streaming verso il cloud per la decodifica etc. etc. Ovviamente il meccanismo non solo si può aggirare, ma l'attivazione in locale è LOGICAMENTE fattibile.

Riflettiamo!