mercoledì 1 ottobre 2014

Dolcificanti sintetici pericolosi!!

 
Interessante l'articolo del Dr. Filippo Ongaro a proposito dei dolcificanti sintetici, vi riporto uno stralcio.
Chi si occupa seria­mente di nutri­zione e pre­ven­zione sa benis­simo da molto tempo che i dol­ci­fi­canti sin­te­tici come aspar­tame, sac­ca­rina, sucra­lo­sio e altri non sono dei validi sosti­tuti dello zuc­chero e sa anche che lo zuc­chero non va sosti­tuito ma molto sem­pli­ce­mente eli­mi­nato o lasciato solo per qual­che rara occa­sione di festa.
Sullo zuc­chero esi­stono, infatti, nume­rosi dati a soste­gno dei suoi effetti nega­tivi sulla salute ma la sua pre­senza pur­troppo è ancora ubi­qui­ta­ria e il suo uso con­ti­nua a imperversare.
Per quello che riguarda i dol­ci­fi­canti, se ne discute da anni e la mag­gior parte degli studi indi­pen­denti parla di molti poten­ziali effetti nega­tivi ma gli studi finan­ziati dalle aziende invece ne sosten­gono l’assoluta innocuità.
Ora un nuovo stu­dio pub­bli­cato su Nature indica che alcuni dol­ci­fi­canti aggra­ve­reb­bero per­fino quei pro­blemi che si pre­fig­gono di risol­vere. Sem­bra, infatti, che aspar­tame, sac­ca­rina & co. favo­ri­scano l’aumento di peso tra­mite un incre­mento della gli­ce­mia e un sov­ver­ti­mento della flora bat­te­rica intestinale.
Come accade troppo spesso molti esperti inter­vi­stati sull’argomento si sono imme­dia­ta­mente lan­ciati nella solita tiri­tera di com­menti ras­si­cu­ranti. “È un dato impor­tante” dicono “ma è pre­sto per lan­ciare allar­mi­smi”. In sostanza, l’invito è a non pre­oc­cu­parsi e a con­ti­nuare ad usare que­sti pro­dotti facendo così con­tente le aziende che li pro­du­cono. Al di là della neces­sità di ulte­riori con­ferme c’è da chie­dersi qual è il peri­colo con­creto di que­sto allar­mi­smo se non quello di con­tri­buire a ridurre le ven­dite di que­sti pro­dotti? Non è forse più logico sug­ge­rire che in attesa di con­ferme è meglio evi­tare di usare que­sti pro­dotti? Non abbiamo già visto la stessa stra­te­gia fal­li­men­tare essere adot­tata con fumo, alcol e altre sostanze dan­nose sulle quali per anni la comu­nità scien­ti­fica ha chiuso gli occhi facendo un danno ai con­su­ma­tori? Non sarebbe meglio avviare una discus­sione con le indu­strie ali­men­tari per modi­fi­care alcuni pro­cessi pro­dut­tivi già ora piut­to­sto che essere costretti poi a dra­sti­che misure più tardi?
Un utile consiglio per la salute ed il nostro portafogli, dato il costo rilevante di questi prodotti.

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