venerdì 13 marzo 2015

Business farmaci: come ti scredito l'omeopatia!

 

Le politiche delle case farmaceutiche dirette all'aumento della vendita dei farmaci non hanno limiti.
E' balzato all'onore delle cronache in modo "eccessivamente" plateale (quindi sospetto) uno studio condotto in Australia che dimostrerebbe come l'omeoptatia non abbia alcuna efficacia, anzi si grida al pericolo derivante da un'eventuale ritardo nell'assunzione di farmaci.
E' palese come all'origine ci sia lo zampino delle case farmaceutiche, forse perchè il ricorso all'omeopatia sta aumentando non solo da parte dei singoli cittadini, ma anche a livello ospedaliero, pensiamo agli ospedali di Pitigliano ed al Fatebenefratelli di Roma.
Questi i dati:
In Europa più di 100 milioni di persone utilizzano l’omeopatia.
300 milioni nel mondo e in più di 80 Paesi.
In Italia sono circa 9 milioni, ossia il 14% della popolazione.
Più di 20 mila medici italiani prescrivono almeno una volta all’anno medicinali omeopatici. Erano 12 mila nel 2006 (Eurispes).
E sono circa 4 mila i medici che la esercitano con più regolarità.
L’82% degli italiani conosce i medicinali omeopatici. 1 italiano su 6 (ovvero 7 milioni di italiani adulti) li ha utilizzati nell’ultimo anno e il 2,5% della popolazione ricorre alle terapie omeopatiche in modo continuativo.
Questi dati mi fanno pensare al fatto che le case farmaceutiche sono davvero molto preoccupate per l'aumento dei consumi dei prodotti omeopatici a scapito di quelli chimico/farmaceutici!
L'informazione come sempre gioca un ruolo fondamentale.


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