giovedì 5 febbraio 2015

Business fermenti lattici e prebiotici.

 

In coda in farmacia ho avuto modo di verificare che vi è un florido mercato legato ai fermenti lattici ed ai prebiotici. Premesso che sono indicati in molteplici patologie ed hanno un beneficio scientifico accertato, le case produttrici si sono "sbizzarrite" nel creare molteplici prodotti i quali hanno in comune un solo elemento: il costo piuttosto elevato.
La farmacista consigliava alla signora i fermenti della Pegaso dal costo di euro 17,30 euro per 30 compresse (1-2 compresse al dì), a causa del costo elevato la cliente chiedeva qualcosa di meno costoso, le venivano proposte le 24 tavolette della Prolife a 9,80 euro (2 al dì).
Ho preso spunto da questo episodio per verficare quali sono i prezzi di una confezione di fermenti lattici e di prebiotici.
Intanto c'è tanta confusione tra i due termini (fermenti lattici - prebiotici) che indicano cose diverse e sono indicati per problematiche diverse. Quelli veramente utili per il benessere intestinale sono i prebiotici. Gli alimenti che li contengono sono denominati probiotici.
I prezzi sono vari, partono dai 6,80 euro in su, ma contengono anche altre sostanze come fibre o vitamine del gruppo B, quindi spesso se ne devono assumere quantità maggiori per lunghi periodi. Leggendo il contenuto mi è venuto in mente che esiste un alimento probiotico che contiene ben 7 sostanze biodisponibili per il nostro benessere intestinale, in quantità rilevanti, dai costi bassissimi e dai risultati garantiti: il latte di kefir. Questo il contenuto: lactobacillius acidophilus, bifidobacterium, streptococcus thermophilus, lactococcus lactis, leuconostoc mesenteroides, vitamina B12, calcio e soprattutto non contiene lattosio. L'assenza di quest'ultimo elemento è molto importante dato l'elevato numero di persone allergiche o intolleranti; lattosio invece che ho riscontrato nella maggior parte (98%) dei prodotti esaminati.
All'Eurospin e al Prix una confezione da 480 gr (quella in foto), frazionabile in 2/3 assunzioni costa solo 0,78 euro.
Approfondite l'argomento, troverete conferma alla mia "scoperta".

4 commenti:

  1. Buongiorno,
    Sono capitata per caso sul suo sito, e ritengo opportuno fare alcuni commenti che mi sorgono spontanei leggendo quanto da lei affermato. In primo luogo l'affermazione "Quelli veramente utili per il benessere intestinale sono i prebiotici. Gli alimenti che li contengono sono denominati probiotici" mi pare qualunquista e dettata dall'ignoranza in materia. Le sostanze prebiotiche sono sostanze che vengono digerite dai batteri che compongono la flora intestinale, permettendo una corretta sopravvivenza di questi batteri "buoni" (quali Lattobacilli e Bifidobatteri). Ma in caso di assenza di una sana microflora intestinale la sola assunzione di prebiotici non è sufficiente. Bisogna integrare piuttosto con batteri probiotici. In genere possono essere utili sia prodotti prebiotici che probiotici, ma in primis sono proprio i prodotti probiotici ad essere veramente utili in caso di dismicrobismo. Eventualmente si può integrare un prodotto contenente ceppi probiotici con sostanze prebiotiche nel caso in cui i ceppi da soli non siano in grado di colonizzare adeguatamente ed efficacemente la microflora.
    In secondo luogo, lei sta (o stava) consigliando a persone che ingenuamente capitano sul suo blog di utilizzare prodotti alimentari contenenti Lattobacilli al posto di prodotti specifici. Da un punto di vista del costo potrebbe essere un discorso sensato, ma cosa mi dice in termini di efficacia? E' vero che ci sono tanti prodotti "pattumiera" sul mercato, ma ci sono anche altrettanti prodotti la cui azione è comprovata da numerosi studi clinici. Non penso che un kefir della situazione possa dimostrare un'azione anti diarroica o modulatrice sul sistema immunitario. Il basso costo a cui lo vendono non permetterebbe di rientrare nei costi di uno studio clinico. Inoltre la dose giornaliera, in termini di CFU, che verrebbe assunta nelle 2/3 dosi permette di veicolare un'adeguata quantità di batteri nel distretto intestinale, vivi e vitali si intende, al fine di permetterne la colonizzazione? non penso, dal momento che il prodotto verrebbe assunto durante un pasto, determinando la quasi totale digestione delle cellule batteriche in esso contenute.
    Infine, per quanto il lattosio, non so quali prodotti lei abbia testato e seguendo quali specifiche, ma credo che la titolazione del contenuto di lattosio in un prodotto farmaceutico che dichiara "senza lattosio" sia più che sicura, rispetto ad un qualunque prodotto dietetico da supermercato in cui non viene riportata alcuna dicitura al riguardo.
    Infine, vorrei ricordarle una cosa: non importa la quantità di ceppi presenti, ne tanto meno la loro concentrazione iniziale; quello che bisogna davvero considerare è la capacità dei ceppi di aderire alle cellule epiteliali e di colonizzare la microflora (in questo caso intestinale, ma potrebbe essere anche vaginale od orale), e soprattutto la capacità di tali ceppi di sopravvivere al transito gastrointestinale (pH acido e sali biliari).
    Spero, con il mio commento, di averle aperto un po' di più gli occhi su quanto riguarda l'ambito dei probiotici, perché sono queste "dicerie" che rovinano la ricerca scientifica ed il lavoro di "istruzione ed informazione sanitaria" che costantemente viene svolto da esperti del settore sulla popolazione.

    Cordialmente,

    Dr.ssa M.P.

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  2. La ringrazio per le puntualizzazioni, ma l'obiettivo del blog non è quello di consigliare prodotti e/o terapie mediche, ma far capire alle persone che a volte il costo alto di alcuni prodotti non corrisponde sempre alla qualità degli stessi, Le informazioni contenute nel post non sono farina del mio sacco ma mi sono state riferite proprio dalla farmacista in questione, che io ritengo molto preparata, pertanto le confermo. Grazie, Maria

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  3. Dr.ssa M.P.
    Si può sapere nello specifico che tipo di dottoressa visto
    che elargisce informazioni che invitano alla precisione?
    Grazie
    Un farmacista (Dottore in Farmacia e non solo)

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