lunedì 22 dicembre 2014

Vicks vaporub: attenzione!

Vedo spesso in tv, in questo periodo di malanni di stagione, la pubblicità del vicks vaporub che mi ha fatto tornare alla mente un articolo di qualche anno fa scaturito da un fatto di cronaca! Leggetelo è interessante:
"Generazioni di mamme l'hanno spalmato 'a piene mani' sul petto dei loro bimbi raffreddati, convinte di aiutarli a respirare meglio. Ma ora l'unguento Vicks Vaporub* finisce nel mirino della scienza: nei bambini piccoli puo' scatenare gravi crisi respiratorie, perche' gli ingredienti contenuti nella pomata (mentolo, canfora ed essenze di eucaliptolo e trementina) stimolano la produzione di muco, minacciando la funzionalita' delle strette vie respiratorie dei bimbi.
Lo studio, condotto da un team del Baptist Medical Center alla Wake Forest University americana, e' pubblicato su 'Chest'. Dalla rivista dell'American College of Chest Physicians, gli esperti ricordano le avvertenze gia' inserite nel foglietto illustrativo del farmaco. Gli specialisti spiegano inoltre che l'unguento non va mai applicato sotto il naso o al suo interno, nemmeno se il malato e' adulto, e non va usato prima dei 2 anni.

"Gli ingredienti del Vicks possono essere irritanti - sottolinea Bruce K. Rubin, coordinatore della ricerca e docente del Dipartimento di pediatria del Brenner Children's Hospital - Stimolano l'organismo a produrre piu' muco per proteggere le vie respiratorie, ma nei bambini queste sono piu' strette che negli adulti, e quindi un'aumentata produzione di muco o un'infiammazione possono restringerle ulteriormente", provocando spasmi pericolosi.
La ricerca e' partita dal caso di una bimba arrivata al pronto soccorso con una grave crisi respiratoria, dopo che la pomata le era stata spalmata sotto il naso.
Per studiare l'effetto dell'unguento, Rubin e colleghi hanno impiegato dei furetti, le cui vie respiratorie sono anatomicamente molto simili a quelle dell'uomo.
Gli studiosi hanno osservato che il Vicks aumentava la produzione di muco sia negli animali sani sia in quelli nei quali era stata indotta un'infiammazione tracheale. Inoltre, nei furetti esposti all'unguento diminuiva la capacita' della trachea di 'smaltire' il muco. Da qui le raccomandazioni degli scienziati, che non risparmiano critiche nemmeno agli altri farmaci decongestionanti e assicurano che la migliore ricetta amica del respiro e' fatta di lavaggi nasali con acqua salata, brodo di pollo e tanta pazienza.


Il principio è sempre lo stesso: risparmiare fa bene alla salute. Mia madre quando ero piccola mi metteva sul petto uno strato di cotone idrofilo sotto la maglietta della salute, quel calore accumulato "scioglieva" il muco!

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