venerdì 27 dicembre 2013

Bacche di goji: la bufala continua!

 
Il Dr. Oz continua a sponsorizzare il consumo di prodotti come le bacche di goji dalle proprietà quasi miracolose. Sono vendute on line a prezzi davvero incredibili dai 19,00 euro per 250 gr, a 83,28 (scontate) per 1500 gr.
Questo quanto emerge da uno studio eseguito presso la facoltà di naturopatia dell'Università popolare di Torino UNIPSI dal Dr. Guido A. Morina:
"Queste bacche non hanno nulla, ma proprio nulla di diverso dai nostri frutti di bosco e le loro proprietà antiossidanti sono quelle proprie di qualsiasi bacca.
Le bacche di Goji,  quindi fanno male. Fanno male al portafoglio, perché costituiscono una vergognosa speculazione priva di ogni fondamento che spinge persone sprovvedute ad acquistare a peso d’oro rimedi con virtù benefiche assolutamente equivalenti a ciò che abbiamo a disposizione tutti i giorni sulla nostra tavola. Ma, come sempre, questi falsi rimedi sono anche particolarmente nocivi per la nostra salute mentale e per la nostra autostima. Credere che questo ennesimo rimedio naturale possa essere efficace per migliorare la nostra condizione di salute, significa, ancora una volta, rinunciare alla libertà e alla dignità umana, offendere la nostra intelligenza e delegare ad altri, o, peggio, ad altro, la soluzione dei nostri problemi.
Non è certo consumando delle bacche provenienti dal Tibet che si migliora la qualità della vita delle persone, e più si insiste in questo atteggiamento, più si alimenta un mercato illusorio che impedisce la crescita e lo sviluppo delle potenzialità umane, a tutto vantaggio delle sole, furbissime aziende che cavalcano ogni volta il lancio sul mercato di un nuovo prodotto miracoloso.
Le cosiddette ricerche, per esempio quelle citate nel sito http://www.bacchedigoji.it/cosa-sono-le-bacche-di-goji/la-ricerca/ non dimostrano assolutamente nulla  e non sono state sottoposte alle rigorose procedure cui devono sottostare le vere ricerche scientifiche  per poter affermare l’efficacia di un rimedio sulle alterazioni della salute umana. Le persone più ignoranti e sprovvedute, tuttavia, sono davvero convinte che una ricerca, una sola,  condotta su alcuni topi transgenici in laboratorio, sia sufficiente per proclamare l’efficacia di queste bacche per molte patologie umane.
Quindi, affermare, come fanno persone tanto irresponsabili quanto interessate, che ricerche scientifiche abbiano dimostrato l’efficacia terapeutica nei confronti di patologie dell’uomo di queste bacche è una informazione assolutamente falsa, ingannevole e pericolosa.
A proposito, dove sono finiti i miracolosi rimedi che erano stati lanciati sul mercato prima di queste bacche? Vi ricordate la papaya fermentata, la corteccia di pino marittimo, il Coenzima Q10, il corallo, il noni, la dimetilglicina,  le vitamine A, C, E, il magnesio? Hanno smesso di funzionare o sono solo passati di moda? E come mai la ricerca pubblicata su Food Research International cita tra i frutti antiossidanti la guava, le prugne e il mango, ma non cita neppure queste miracolose bacche? Che le loro proprietà miracolose siano sfuggite a tutti gli scienziati del mondo tranne alle poche aziende che le commercializzano?

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