venerdì 1 dicembre 2017

Puressentiel: inquina l'aria!



Ho notato la pubblicità di questo prodotto che purifica l'aria di casa: Puressentiel ai 41 oli essenziali, ho avuto subito delle perplessità. Mia madre mi ha sempre insegnato che tutte le mattine bisogna fare un ricambio d'aria in casa, non solo, su varie riviste si dice che aprire le finestre tutti i giorni è importante per evitare l'accumulo di random in casa, un gas naturale che causa problemi di salute. Eppure questa pubblicità ci dice il contrario, ossia che anche qualora non dovessimo seguire la sana abitudine di aprire le finestre basterebbe uno spray ai 41 oli essenziali per risolvere il problema...
Allora mi chiedo come mai sulla confezione ci sono queste indicazioni:
"Evitare il contatto con la pelle e gli occhi - Evitare di spruzzare in presenza di bambini di età inferiore ad 1 anno. Attendere 30 minuti prima di far entrare i bambini nella stanza - Conservare fuori della portata dei bambini - Conservare lontano da fiamme e scintille - Non mangiare, non bere né fumare durante l'impiego. Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande. In caso d'ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta. Leggere le istruzioni allegate prima dell'utilizzo. Smaltire il recipiente o il prodotto non usato in conformità alla regolamentazione locale. Nel caso in cui il prodotto non sia stato smaltito, il riciclo del recipiente sarà vietato. Non gettare i residui nelle condotte fognarie. Conservare a una temperatura inferiore ai 50°. Leggere le istruzioni prima dell'uso"
Non solo, ricordo un vecchio articolo di Altroconsumo che precisava:
Abbiamo segnalato per pubblicità ingannevole all’Autorità garante un deodorante per ambiente, Puressentiel spray ai 41 oli essenziali, che purificherebbe l’ambiente, limitando l’insorgere di irritazioni. Secondo il produttore questo spray migliorerebbe la qualità del sonno, ucciderebbe tutti i germi e gli acari della casa rendendo l’aria più pura e più sana.
Niente di più falso
L’aria degli ambienti chiusi non si purifica aggiungendo sostanze, per quanto naturali come gli oli essenziali, ma soltanto favorendo il ricambio d’aria e l’apporto di ossigeno dall’esterno, persino nelle città inquinate. In generale, lo abbiamo detto più volte, usare deodoranti per ambiente o incensi, non fa altro che aggiungere sostanze chimiche nell’aria degli spazi chiusi, favorendo la possibilità di sviluppare allergie (si stima che circa uno/due europei su cento sviluppino allergie per via dei profumi contenuti nei prodotti). Questi spray, dunque, non rendono l’aria migliore, ma la inquinano.

martedì 9 maggio 2017

Libramed Aboca: attenzione!


In questo periodo ho visto più volte in tv la pubblicità del nuovo prodotto di Aboca denominato Libramed, essendo comunque un integratore alimentare che sostiene di poter trovare impiego in malattie come l'ipercolesterolemia e l'iperglicemia, ho voluto approfondire l'argomento.
Uno dei principi di Libramed è il glucomannano, unitamente ad altri composti, quindi nulla di nuovo o eccezionale, non è mio compito criticare o meno la bontà del prodotto, però vorrei attirare l'attenzione sui suoi effetti collaterali e sulle sue controindicazioni, non poche direi, per essere solo un integratore.
Questo quanto reperito su di un sito specializzato, ma anche su altri:
"Alcune persone in condizioni di salute particolari potrebbero avere la necessità di ridurre l'apporto di fibre nella propria dieta. In questo caso l'assunzione di glucomannano potrebbe non essere indicata, ma bisognerà comunque chiedere e seguire il parere del proprio medico. L'assunzione di glucomannano è sconsigliata in allattamento e gravidanza.
Chi soffre di problemi all'esofago e all'intestino dovrebbe consultare il proprio medico prima di pensare di poter assumere il glucomannano senza problemi. Attenzione all'abuso di glucomannano: potrebbe portare a flatulenza, dolori addominali, gonfiore e diarrea.
Dato che il glucomannano abbassa la glicemia, i pazienti che soffrono di ipoglicemia dovrebbero fare attenzione. La raccomandazione è comunque quella di associare ad una dieta sana dell'attività fisica regolare e costante per favorire la perdita di peso quando è necessaria.
Attenzione il glucomannano interferisce con altri farmaci, pertanto sarebbe meglio assumerlo a distanza di 1/2 ore prima del farmaco abituale.
Il glucomannano riduce l'assorbimento di vitamine, sali minerali ed altri nutrienti.
Può causare senso di soffocamento a causa del suo rigonfiamento nel tratto gastrointestinale. 
E' controindicato nel caso di reflusso gastroesofageo, ernia iatale, ulcera duodenale e ulcera gastrica.
Deve essere assunto per periodi brevi."
Il costo è piuttosto rilevante: 39,80 euro. 
Ciò che più mi preoccupa è la possibilità di utilizzarlo nei bambini al di sopra degli 8 anni.

mercoledì 26 aprile 2017

Business farmaci: omeopatia.....addio!



Ho già parlato in passato dell'argomento, ma a seguito delle ultime notizie vorrei integrarlo con nuovi dati.
E' certo, grazie alla campagna volta a screditare l'omeopatia, che quest'ultima abbia perso molto terreno, tant'è che io stessa e molte altre persone non riescono più ad acquistare prodotti una volta facilmente reperibili.
Lo studio australiano che ha affondato l'omeopatia, naturalmente, è stato finanziato dalle case farmaceutiche che negli anni hanno visto ridurre i propri guadagni grazie al sempre maggior numero di persone che sostituiscono prodotti da banco e non con quelli omeopatici.
Finalmente dopo queste campagne diffamatorie, continue e costanti negli anni, ce l'hanno fatta: è diventato molto difficile curarsi con l'omeopatia perchè i preparati non si trovano più o quasi.
Non intendo entrare nel merito di una materia che richiede competeneze mediche che non ho, ma voglio riportare l'esperienza di molte persone (che conosco personalmente) che grazie a questa medicina hanno migliorato problemi di salute rilevanti.
Caso n. 1: frattura scomposta femore e testa del femore con pseudoartrosi (difficoltà a calcificare) trattata anche con bifosfanti senza alcun esito. Come ultima spiaggia e contro il parere dell'ortopedico, la persona in questione ha usato symphytum 6ch, dopo 45 giorni di utilizzo ha sviluppato un sostanzioso callo osseo con grande meraviglia dell'ortopedico.
Caso n. 2: donna anziana con pesanti attacchi di panico, dopo aver utilizzato vari farmaci che hanno debilitato non poco la persona, come ultima spiaggia è stato utilizzato gelsenium 200 ch, dapprima gli attacchi avevano la stessa frequenza ma una minore intensità, nel tempo si sono diradati, seppur non scomparsi del tutto.
Caso n. 3: giovane donna con diagnosi di connettivite indifferenziata (malattia autoimmune che causa fortissimi dolori osteoarticolari) che utilizzava dosi rilevanti di cortisone, ha ridotto quest'ultimo utilizzando arnica 200ch tubo dose.
Caso n. 4: sedicenne in procinto di affrontare un pesante intervento chirurgico volto alla rimozione del dente del giudizio, occluso e con radici ad uncino...prima dell'intervento ha assunto arnica 200 ch tubo dose, riducendo l'emorragia ed il dolore, nonchè ha accellerato la guarigione dei tessuti.
Vorrei sottolineare infine che questi preparati hanno un costo irrisorio, quindi non fanno business: arnica 200 ch tubo dose costa euro 5,00; symphytum 6 ch costa euro 12,00; gelsenium 200 ch costa euro 6,30.

venerdì 31 marzo 2017

Ospedali: batteri killer e negligenza sanitaria!


 
Leggendo l'articolo su alcune morti sospette avvenute in ospedale, tutti pazienti che occupavano lo stesso letto (n. 8), mi sono venute in mente alcune scene alle quali ho assistito personalmente in ospedale.
Mio malgrado assistendo un familiare in ospedale, mi sono accorta che un paziente era deceduto (da qualche ora), ho chiamato i medici e sono uscita dalla stanza.
Dopo circa un'ora il cadavere è stato portato via ed il letto cambiato, lenzuola, federa e copri materasso compresi.
Premetto che eravamo in inverno e il poveretto aveva anche delle coperte addosso, ebbene queste coperte sono state date ad un malato che aveva freddo e non ne disponeva.
Preciso che il cuscino non è stata sterilizzato ma riutilizzato subito, seppur senza federa.
La cosa mi ha davvero sconvolta, la leggerezza del gesto da parte del personale sanitario e le possibili implicazioni sanitarie mi hanno fatto riflettere su come sia certo che la maggiore fonte di infezioni sia proprio l'ospedale.

martedì 28 marzo 2017

Abiti e scarpe che ci fanno ammalare!



A seguito di una interessante conversazione con un'oncologa ho deciso di approfondire l'argomento da quest'ultima suggerito. L'oncologa in questione mi parlava dell'estrema tossicità che in alcuni casi provoca il cancro delle sostanze contenute in vestiti e scarpe.
Ho approfondito l'argomento partendo dai prodotti su bancarelle di produzione cinese fino ad arrivare ai grandi marchi.
E' certo ormai che i prodotti cinesi contengono sostanze altamente dannose per la salute come formaldeide, piombo, cadmio, nichel, ftalati....
Attenzione però anche ai grandi marchi, perchè quando leggiamo sulle etichette “made in Italy” non abbiamo la certezza che il prodotto sia stato realizzato interamente nel nostro Paese. Una azienda può fabbricarlo in Cina, dove non ci sono controlli e poi spedirlo in Italia per gli ultimi ritocchi.
Se crediamo poi che acquistare fibre naturali come il cotone o la seta ci metta al sicuro è sbagliato, perché non è tanto la materia prima utilizzata a essere incriminata, ma i processi di lavorazione che questa subisce, e i materiali con cui viene trattata prima di finire sullo scaffale /bancarella / cassetto : coloranti, sbiancanti, fissatori, anti-piega, antiossidanti, ammorbidenti, detergenti, antistatici, antimuffa, stabilizzanti, solubilizzanti e ignifuganti funghicidi che nel prodotto finale lasceranno inevitabilmente tracce, più o meno elevate, di  sostanze tossiche, molte delle quali fortemente allergizzanti, alcune potenzialmente cancerogene.
Se pensiamo di superare il problema rivolgendoci ai tessuti bio, sbagliamo nuovamente, spesso la dicitura “bio” o “organico” sull’etichetta non corrisponde a verità o è riferita a una percentuale marginale di fibra. Succede anche che sia “bio” il cotone ma non la lavorazione effettuata, non essendo ancora state definite chiare procedure di controllo come nel settore alimentare. In altre parole si tratta spesso solo di pubblicità.
I capi colorati, soprattutto neri, blu e in parte anche rossi, sono senz’altro quelli più pericolosi perché potrebbero nascondere anche tracce di nickel.. 
Una ricerca effettuata da Greenpeace ha rilevato la presenza dell’NPE in due terzi dei capi di abbigliamento testati, compresi quelli di grandi e noti marchi multinazionali che hanno sedi di produzione extraeuropee. Questa sostanza attacca gli ormoni, minacciando la fertilità, la crescita e lo sviluppo sessuale.
Il quadro delineato è piuttosto allarmante e ci tornerò non appena avrò acquisito nuovi dati.

giovedì 23 marzo 2017

Plastica: maschi che diventano femmine!



Ho approfondito un argomento che mi turbava da molto tempo: la femminilizzazione diffusa grazie ai componenti rilasciati dalla plastica.
Se ne parla poco, dato il business che ruota attorno a questi prodotti, ma la diffusione è tale che il genere umano si estinguerà sicuramente se la femminilizzazione degli uomini progredirà a dismisura!
Il discorso è complesso, cercherò di sintetizzarlo al massimo.
Tutti o quasi i prodotti alimentari e non, contengono ftalati,  rilasciati dai loro contenitori. Questo l'elenco non esaustivo: tonno in scatola, salumi, formaggi, insalate, acqua minerale (nelle bottiglie di plastica) i contenitori da fast-food, pasti destinati alle scuole e agli ospedali, te, ciucci, biberon, presidi medici per neonati, lattine, succhi di frutta, bevande al cioccolato, pentole in pietra.
Il problema della femminilizzazione ha già colpito il mondo animale (pesci e alcuni grandi rettili)e sta colpendo in questi anni anche gli uomini.
Queste le considerzioni del programma "Ciao maschio" su Rai3:
" La femminilizzazione del maschio non è fantascienza, è diventata una realtà sulla quale studiano gli scienziati di mezzo mondo.
Quali possono essere le cause? Secondo molti ricercatori vanno cercate non tanto nelle grandi fonti di inquinamento del pianeta, ma nei banali oggetti che popolano la nostra vita quotidiana e nelle sostanze chimiche che possono interferire con il  nostro sistema ormonale. E sfortunatamente, questi potenziali interferenti endocrini possono essere quasi ovunque.
Il nostro futuro è a rischio? E che fine faranno gli uomini?"
Bisognerà sicuramente "tornare indietro" per poter "andare avanti" diceva mia madre!

venerdì 24 febbraio 2017

Multicentrum bambini: meglio di no!



Un'amica, che ha in figlio di 11 anni, mi dice di dare periodicamente al figlio degli integratori multivitamici, soprattutto il Multicentrum bambini. Leggendo gli ingredienti ha notato che contengono aspartame, ha fatto il confronto con quello per adulti e quest'ultimo non contiene affatto questo dolcificante artificiale.
Ritengo che la scoperta non sia di poco conto e questo mi porterebbe a sconsigliarne l'utilizzo, anche alla luce di quanto di seguito esposto.
"Nel servizio, Report insinua il dubbio che il valore massimo sia stato approvato dagli esperti internazionali dei vari Paesi  sulla base di documenti scientifici proposti dal produttore americano (Searle) all'inizio degli anni 80'. L'accusa è di non avere utilizzato ricerche indipendenti ma pilotate, e quindi poco trasparenti. L'altra accusa rivolta all' Efsa è che tra i componenti della commissione esaminatrice ci fossero persone legate alle industrie: questo lascia  intuire  un evidente problema di  conflitto di interesse. http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=fjdsbwzx-44
Un istituto di eccellenza nel mondo, l’istituto Ramazzini di Bologna, ha studiato gli effetti dell’aspartame sulle cavie seguite fino a morte naturale. Infatti l’80% dei tumori negli esseri umani si manifesta oltre i 60-65 anni e sacrificare le cavie prima vorrebbe dire non trovare tumori ( cosa che può accadere  nelle sperimentazioni standard ) . Nello studio del 2006 a 1800 ratti è stata data la dose giornaliera di aspartame tra i 20 e 100 mg/kg dall’età di 8 settimane: si è assistito ad un aumento di linfomi, leucemie, tumori renali nelle femmine e tumori dei nervi cranici nei maschi. ANCHE CON DOSI DI 20 MG/KG : MOLTO INFERIORI ALLA DOSE GIORNALIERA AMMISSIBIILE.


lunedì 20 febbraio 2017

Wind, Vodafone, Tim e Facebook conniventi.


Continuano a pervenirmi numerosissime segnalazioni sull'ultima "invenzione" proposta da FB per sottrarre dolosamente denaro dal credito telefonico con la connivenza di Wind, Vodafone e Tim.
Questa la trappola: viene pubblicato su FB un post consigliato, col quale si propone un taglio di capelli adatto alla forma del viso selezionando appunto quella nella quale rientri, dopo pochi secondi ti vengono mostrate le foto e i tagli di alcune attrici, quasi contestualmente risulti abbonato ad un servizio  football direct dal costo di 5,00 euro a settimana.
Vi sono tutti gli elementi della truffa contratuale: ossia i raggiri e gli artifizi previsti dal codice penale che inducono in errore il "navigatore".
La truffa non ha come obiettivo garantire un servizio in abbonamento, ma far cadere nella trappola più persone possibile, tanto l'addebito è contestuale all'attivazione fraudolenta e comunque la disattivazione è, guarda caso, immediata.
Inaccettabile!

mercoledì 8 febbraio 2017

Nizoral antiforfora: attenzione!



Ho visto in tv la pubblicità del trattamento antiforfora denominato Nizoral, ho fatto delle ricerche ed ho scoperto alcune informazioni importanti che durante la pubblicità non emergono.
1: è un farmaco a base di ketoconazolo;
2:  da usare con cautela e dietro consiglio medico se si stanno usando creme a base di betametasone e idrocortisone;
3: è molto aggressivo quindi non andrebbe usato per più di 2 volte a settimana e per un lungo periodo;
4: va usato con cautela negli anziani e se si ha già utilizzato un antimicotico a base di griseofulvina;
5: è  controindicato in coloro che hanno malattie epatiche.
Spiace che la pubblicità non sottolinei come il prodotto sia un vero e proprio farmaco e quindi utilizzabile solo dietro consiglio medico.
Ho letto qualche forum sullo shampoo Nizoral e la maggior parte sosteneva che dopo l'utilizzo i capelli erano stopposi e il cuoio capelluto fortemente irritato a causa dell'aggressività dei componenti.

venerdì 3 febbraio 2017

Mal di schiena: gli antidolorifici non servono a nulla!


Interessante studio in tema di farmaci antidolorifici/antinfiammatori ed efficacia sul mal di schiena. In concreto è stato accertato dal George Institute for Global Health di Sydney, che non solo che questi farmaci non "fanno passare" il dolore, ma causano problematiche di sanguinamento gastrico, problemi intestinali e alterazioni epatiche. I farmaci in questione sono la tachipirina, l'aspirina e l'ibuprofene.
Gli studiosi raccomandano come terapia risolutiva la fisoterapia.
Queste le conclusioni dell'ADICONSUM di qualche anno fa: "In Italia c'è un altissimo consumo di farmaci antinfiammatori, presi per qualsiasi dolore. Molti non hanno bisogno di ricetta medica, e spesso chi li usa non sa neppure se servono veramente, e soprattutto non conoscono gli effetti collaterali".
Ne deriva che il business delle case farmaceutiche è piuttosto "florido"!

martedì 31 gennaio 2017

Business farmaci: basta prescrizioni, meglio deprescrizionare!



Ho trovato molto interessante questo articolo derivante da un'intervista ad un medico che per la prima volta parla della necessità di deprescrizionare, troppi farmaci, anche inutili, utilizzati per troppo tempo unitamente ad altri che causano problemi di interazione ed effetti collaterali.
"Ranit Mishori, medico di medicina generale e docente alla Georgetown University, riflette sulle virtù della ‘deprescrizione‘. “Pochi farmaci sono stati ideati per essere usati per sempre e tutti hanno potenziali effetti collaterali, inclusa la dipendenza. E’ il caso degli oppioidi, di alcuni anti-ansia e di alcuni medicinali per dormire“, sottolinea l’esperta illustrando la sua tesi sul ‘Washington Post’. Nel mirino della dottoressa l’eccesso di medicinali prescritti forse con leggerezza ad alcuni pazienti, specie anziani, e mai interrotti o ridotti. A complicare le cose il mix di principi attivi che si ingurgitano quando si soffre di diverse patologie, complice anche l’età. Secondo alcuni studi, circa il 20% dei pazienti adulti prende 5 o più farmaci e negli over 65 questo dato passa al 30-70%. “Dobbiamo riconoscere che ci sono norme professionali e culturali che ci spingono a prescrivere e a farlo in eccesso. Noi medici – afferma la Mishori – dobbiamo uscire dalla nostra zona di conforto. Sì, è più facile tenere qualcuno sotto un farmaco e stilare la ricetta quando chiama la farmacia, ma dobbiamo chiederci se è la cosa migliore per il paziente. Dobbiamo smettere di aver paura di causare danno con la deprescrizione“. “Non si tratta certo di una paura irrazionale – ammette la dottoressa – In effetti molti farmaci devono essere interrotti gradualmente, perché farlo di colpo potrebbe essere pericoloso. Ma dobbiamo essere sicuri di trattare il paziente, non la malattia. Questo significa pensare, mentre decidiamo se e cosa prescrivere, all’età del paziente, alle altre sue malattie e alla sua aspettativa di vita. Come medici dobbiamo chiederci, ad esempio, ma io dovrei prescrivere a una donna di 87 anni con un cancro metastatico, un farmaco per abbassare il colesterolo? La risposta è probabilmente no: è altamente improbabile che la paziente benefici di questo farmaco ed è al contrario molto probabile che soffra delle interazioni con altri medicinali“. Ma la realtà è differente. “Ci sono molti più incentivi per i medici a prescrivere un medicinale piuttosto che a interromperlo“, sostiene. Invece per Mishori “occorre creare incentivi per consentire ai medici delle cure primarie di passare un tempo adeguato con i nostri pazienti per prescrivere correttamente, interrompere medicinali” che non sono più utili e “monitorare attentamente le reazioni quando un farmaco viene interrotto. Da parte mia – promette – cercherò di farlo nel 2017“.

martedì 24 gennaio 2017

Dimaday slim: sicuri faccia bene?


 
Alla luce del recente provvedimento con il quale sono state bandite numerose sostanze naturali da utilizzare in composizione per il dimagrimento, spunta fuori su QVC questo prodotto formato da due confezione di pastiglie e due di liquido: il dimaday slim. Hanno come ingrediente principale il thè verde, uno dei tanti componenti appunto banditi dal provvedimento di cui sopra. Contiene anche caffeina, matè e arancia amara. Le sostanze eccitanti assunte tra compresse e beverone, unitamente al contenuto di caffeina e matè  sono piuttosto "rilevanti". Viene venduto riportando in piccolo che se la dieta viene proseguita con l'assunzione di questi prodotti per più di 3 settimane bisogna sentire il parere del medico.... Non solo, è scritto che è sconsigliato se le condizioni cardiovascolari non sono nella norma. 
 Mi chiedo: come mai?
Presto detto: queste sostanze causano tachicardia, attacchi d'ansia, ipertensione ed aggravano una preesistente anemia.
Quanto alla caffeina, l’EFSA ha dato parere sfavorevole sui suoi poteri dimagranti, anche in combinazione con l’epigallocatechine gallato (EGCG) del the verde. 
La sinefrina, contenuta nell'arancia amara unitamente alla caffeina secondo alcuni studi provoca problemi cardiovascolari.
Aggiungo poco sull'esperta dei prodotti Syrio, piuttosto ignorante in materia che fa di quelle dichiarazioni incredbili che non hanno alcun fondamento ne medico ne scientifico, a volte mi chiedo chi sia, che titoli abbia e poi esperta di cosa?!

martedì 17 gennaio 2017

Business farmaci: antinfiammatori & cmpany, soluzione low cost efficace!


Tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo usato gli antinfiammatori, eppure c'è un numero rilevante di persone che li usa abitualmente, è lo stesso medico a prescriverli, eppure sono note le conseguenze derivanti dall'uso ed abuso di questi farmaci: 
1:aumento del rischio cardiaco;
2: peggioramento dell'ipertensione per chi ne soffre;
3: insufficenza renale nei soggetti con malattie metaboliche croniche
4: sanguinamento delle pareti gastriche.
Per affrontare il problema "dolore" bisogna innanzitutto trovare la causa, ma sopratutto vi è un minerale prezioso che aiuta naturalmente a contrastare il dolore e non solo: il magnesio!
Da una ricerca è emerso che il 70% della popolazione è carente di magnesio, la percentuale aumenta nel caso di assunzione di farmaci e di malattie croniche che causano una perdita maggiore di questo minerale.
E' emerso che l'osteoporosi resistente è causata dalla mancanza di magnesio, poichè sembrerebbe che quest'ultimo sia deputato alla fissazione del calcio nelle ossa (sarebbe pertanto inutile assumere solo calcio). 
L'utilizzo del magnesio ridurrebbe drasticamente l'utilizzo di moltissimi farmaci, da banco e non, aiutando il nostro corpo a superare problemi legati ai dolori osteo-articolari, alle tensioni muscolari, ai crampi, ai dolori reumatici, al mal di testa, al colesterolo alto, ai disturbi quali stipsi e colite, alle aritmie cardiache,  all'ipertensione, al diabete scompensato, all'insonnia, alla depressione, all'ansia, alla stanchezza, alla spossatezza, ai dolori pre-mestruali ecc. ecc.
Il magnesio previene i parti prematuri, regola il ph corporeo, aiuta la digestione e combatte l'acidità, distrugge i calcoli renali, rinforza lo smalto dei denti e riduce le carie, aumenta la secrezione della serotonina o ormone della felicità, riduce gli attacchi d'asma, aumenta la memoria, aiuta in caso di menopausa ed attacchi di panico.
Il costo è moderato, se acquistato sfuso in farmacia, 100 gr. costano circa 2,90 euro.
Ora capite perchè il magnesio non fa business e i medici non lo prescrivono?

lunedì 16 gennaio 2017

Attivato il Fondo di solidarietà per il coniuge in stato di bisogno: novità!



Con decreto del 15.12.2016 pubblicato in G.U. il 14.01.2017 è stato attivato il fondo di solidarietà per il coniuge in stato di bisogno, qualora il coniuge obbligato alla corresponsione dell'assegno di mantenimento non vi ottemperi spontaneamente.
Questo quanto previsto dalla normativa, il lato negativo è che questo fondo verrà sperimentato, al momento, solo presso alcuni tribunali italiani, da determinarsi:
Questa la normativa:
"...il coniuge in stato di bisogno che non è in grado di provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, oltre chhe dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, qualora non abbia ricevuto l'assegno di mantenimento ai sensi dell'art.156 c.c. per l'inadempiena del coniuge che vi era tenuto, può rivolgere istabnza  da depositare nella cancelleria del tribunale del luogo ove ha residenza, per l'anticipazione di una somma non superiore all'importo dell'assegno medesimo; che il presidente del tribunale o un giudice da lui delegato, ritenuti sussitenti i presupposti di cui al periodo precedente, assumendo, ove occorra, informazioni, nei 30 giorni successivi al deposito dell'istanza medesima, valuta l'ammissibilità dell'istanza medesimoa e lòa trasmette akl Ministero di grazia e giustizia ai fini della corresponsione della somma di cui al periodo precedente; che il Ministyero della giustizia si rivale sul coniuge inadempiente per il recupero delle somme erogate, che quando il Presidente del tribunale o il giudice da lui delegato non ritiene sussitenti i requisiti provvede al rigetto dell'istanza con decreto non impugnabile. Il procedimento è esente da contributo unificato......

 
  
  

giovedì 5 gennaio 2017

Ministero bandisce sostanze naturali a scopo dimagrante!



Tenuto conto del recente fatto di cronaca (donna inglese in rianimazione a causa di una dieta detox a base di tisane e te verde) e della corsa a perdere qualche chilo di troppo accumulato durante le vacanze natalizie, consiglio di leggere quanto il Ministero con decreto d'urgenza ha stabilito.
"È fatto divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di eseguire preparazioni magistrali contenenti i principi attivi ... in combinazione associata tra loro. E' fatto, altresì, divieto  di prescrivere e allestire per il medesimo paziente due o piu' preparazioni magistrali singole contenenti uno dei principi attivi ...."
Il divieto ha una duplice motivazione. Da un lato ritiene che non sia dimostrata la loro efficacia nella perdita di peso e che le loro proprietà benefiche non siano supportare da pubblicazioni scientifiche di livello internazionale. E dall’altro che possano interagire con altri farmaci sia singolarmente che in associazione provocando effetti collaterali o allergie.
"L'assenza di indicazioni approvate indica che il profilo beneficio-rischio deII'utilizzo di questi farmaci nelle diete dimagrantri è considerato sfavorevole o che, quanto meno, studi dsponibili non supportano un possibile loro uso nel trattamento delI'obesità". 
L’elenco dei principi attivi vietati: 
sertralina; buspirone; acido ursodesossicolico; pancreatina f.u. ix ed.; 5 idrossitriptofano; te’ verde e.s. caffeina; citrus aurantium e.s. sinefrina; fucus e.s. iodio totale; tarassaco e.s. inulina; aloe e.s. titolato; boldo e.s. boldina; pilosella e.s. vitex; teobromina; guarana’ e.s. caffeina; rabarbaro e.s. reina; finocchio e.s.; cascara e.s. cascarosidi; 1 (beta idrossipropil) teobromina; acido deidrocolico; bromelina; caffeina; cromo; d fenilalanina; deanolop-acetamido benzoato; fenilefrina; fucus vesciculosus estratto secco; L(3 acetiltio -2(S) metil propionil)-L-propil-L-fenilalanina; senna; spironolattone;  teobromina; L tiroxina; triiodotironina; zonisamide; naltrexone; oxedrina; fluvoxamina; idrossizina; inositolo; L-carnosina,
Leggendo questo elenco rimango piuttosto perplessa, tenuto conto che la maggior parte di queste sostanze si trova nel 90% degli integratori alimentari in commercio, forse è il caso che il Ministero emetta un decreto, altrettanto urgente, in materia!

mercoledì 4 gennaio 2017

Il miglior amico della lavastoviglie!

Durante le feste ho scoperto uno di quei trucchetti che possono risolvere problemi anche rilevanti di manutenzione della lavastoviglie.

 Il nostro nuovo miglior amico

Di cosa "soffrono" le nostre lavastoviglie? Accumuli di calcare, di grasso e di detersivo.
 La nostra lavastoviglie dentro è così

E cosa scioglie grassi e calcare? Il limone, o meglio l'acido citrico contenuto in quantità rilevanti in questo agrume.
Si, lo stesso ingrediente che trovate nei costosissimi kit anticalcare per lavastoviglie, lavatrice, ferro da stiro, macchinetta del caffè. Quelli da 5-10€ che non risolvono mai nulla al primo tentativo, per capirsi.

Tenete da parte i pezzi di limone già usati. Anche spremutissimi va bene. Infilzateli sui portapiattini del cestello superiore. Lasciateli lì finchè rimangono gialli. In caso di lavastoviglie particolarmente sporca o di cenoni potete metterne anche 2 o 3.

Avrete lavastoviglie, filtro, pompa e tubo di scarico:
  • liberi dal calcare
  • sgrassati
  • profumati
Il tutto a costo zero e senza additivi chimici.
Dimenticavo, compreso nel prezzo c'è il profumo di limone vero, quello naturale!