I prodotti per lavarsi, detergersi e ripulirsi sono davvero tanti, forse troppi. Di tutti i tipi e di tanti prezzi. I lavori che facciamo, per la maggiore, non implicano uno sporcarsi rilevante, eppure continuiamo a sgrassare la nostra pelle imperterriti.
Questo non va bene, poichè la pelle che è l'organo più grande (esteso) del nostro corpo necessita di quel film idrolipidico a protezione che noi rimuoviamo con ogni tipo di prodotto e la pubblicità rincara la dose.
Questo quanto emerge da uno studio americano:
Il sito americano Buzzfeed.com ha intervistato due medici, che spiegano perchè lavarsi troppo fa male. Secondo il dottor Joshua Zeichner, assistente di dermatologia presso il Mount Sinai Hospital
di New York, la frequenza con cui facciamo la doccia, e ciò che
percepiamo come cattivo odore del corpo, è più un fenomeno culturale che
un reale bisogno di lavarsi. Il dottor Ranella Hirsch di Boston conferma l’osservazione e aggiunge: “molte delle nostre scelte, anche igieniche, sono dettate dalle norme sociali“.
Zeichner e Hirsch sostengono che la doccia fatta troppo spesso
(soprattutto in acqua calda) può seccare e irritare la pelle, eliminare i
batteri buoni che esistono naturalmente sulla pelle e causare piccole
escoriazioni che espongono a un elevato rischio di infezione. L’ideale
sarebbe farla ogni due o tre giorni. Per il resto, basta lavarsi “a
pezzi”. Ovviamente dipende dallo stile di vita e dal tipo di professione
che facciamo.
Il Prof. Antonino Di Pietro, docente di dermatologia all'Università di Pavia, direttore sanitario di Dermatologia dell'Ospedaale di Inzago (MI) e presidente fondatore di ISPLAD - società internazionale di dermatologia plastica, oncologica e rigenerativa sostiene che tutti gli eccessi e le forme di maniacalità siano foriere di problemi. Se si sente il bisogno di lavarsi spesso, consiglia di farlo con saponi che non facciano tanta schiuma, che disisdrata la pelle. Meglio saponi a ph neutro e ricchi di glicerina, detergenti a base di collagene o proteine della seta, meglio se a base oleosa, che puliscono dolcemente per affinità, come fanno gli oli per detergere la pelle dei neonati.
Il Prof. Antonino Di Pietro, docente di dermatologia all'Università di Pavia, direttore sanitario di Dermatologia dell'Ospedaale di Inzago (MI) e presidente fondatore di ISPLAD - società internazionale di dermatologia plastica, oncologica e rigenerativa sostiene che tutti gli eccessi e le forme di maniacalità siano foriere di problemi. Se si sente il bisogno di lavarsi spesso, consiglia di farlo con saponi che non facciano tanta schiuma, che disisdrata la pelle. Meglio saponi a ph neutro e ricchi di glicerina, detergenti a base di collagene o proteine della seta, meglio se a base oleosa, che puliscono dolcemente per affinità, come fanno gli oli per detergere la pelle dei neonati.
Questi tipi di saponi sono i meno costosi, risparmiamo volendoci bene.
Nessun commento:
Posta un commento