Continua la mia ricerca sul fatto ormai noto, ma sottovalutato, che tutti noi, in violazione "estrema" della privacy siamo continuamente spiati per acquisire dati e informazioni che saranno utilizzati per finalità di marketing e spero solo per queste.
Guardando un pò di tempo fa la pubblicità del dispositivo Amazon Alexa, ho ascoltato un ex militare affermare che un dispositivo simile era a lui noto da molto tempo poichè da sempre utilizzato nello spionaggio militare. Questa circostanza ha confermato i miei sospetti e ho voluto approfondire la tematica.
"......... anche se può risultare inquietante sapere che ogni cosa che
diciamo ad Alexa può essere ascoltata da qualcuno dall'altra parte del
mondo, provando a chiedere ad Alexa "tu mi spii", si ottiene subito la risposta: "no, sono in ascolto solo quando sento la parola di attivazione".
Questa frase mette comunque in chiaro una cosa importante: che a meno
di bug o malfunzionamenti (ed i casi ci sono stati), i dispositivi Echo e
quelli con l'intelligenza artificiale Alexa non ascoltano e non
registrano quello che diciamo se non vengono richiamati dicendo appunto
Alexa. Se fosse il contrario, ossia se Alexa fosse sempre in ascolto,
allora si che si potrebbe gridare allo scandalo, ma attualmente non ci
sono prove di questo e non penso che Amazon si vorrebbe giocare tuta la
reputazione in un'invasione di privacy così forte".
Se vogliamo ragionare in buona fede, Alexa può
tranquillamente avere una parte di decodifica dei comandi vocali che
sono locali e quindi non trasmessi al cloud. Sarebbe quanto basta per
capire quando attivarsi in maniera univoca. Una volta rilevata la
richiesta di attivazione viene avviato lo streaming verso il cloud per
la decodifica etc. etc. Ovviamente il meccanismo non solo si può
aggirare, ma l'attivazione in locale è LOGICAMENTE fattibile.
Riflettiamo!