Sono anni che leggo ed ascolto informazioni del tutto infondate e spesso favolistiche sul kamut. Lo si consiglia a chi come diabetici e ciliaci non possono assumere carboidrati in eccesso o glutine. Si narra che sia un grano antichissimo che venne ritrovato nella tomba di un farone, successivamente uno scienzato lo fece germogliare. Premesso che sono solo strategie di marketing, è logico che da un chicco di grano mummificato non si può ricavare alcuna pianta.
I prezzi della farina di kamut e della pasta sono davvero molto alti e non trovano riscontro alcuno nella qualità del grano.
Il termine kamut è frutto di una scelta di marketing, non solo, si tratta di un grano duro come tanti altri, ma della varietà korasan.
Il marchio è stato registrato e può essere sfruttato solo da una società denominata K.Int con sede negli USA.
Facciamo pertanto chiarezza, il kamut:
1: è un grano duro come tanti altri;
2: non è adatto ai ciliaci poichè contiene una quantità superiore di glutine rispetto al grano duro di altre varietà (kamut 15,5%; grano duro 12,5%);
3: il prezzo alto è giustificato solo dalle spese di marketing e dalla filiera molto lunga.
In conclusione acquistiamo farina e pasta italiana, sono di ottima qualità, costano meno e sono a km 0!
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